giovedì 18 dicembre 2008

Non Giocare a nascondino con google [Articolo]

Una volta esistevano i motori di ricerca, poi è nato Google,parola dalla semantica enigmatica
ormai sinonimo di ricerca nel web. “Se ti serve qualcosa lo trovi su Google”: una cosa qualsiasi, non necessariamente legata al mondo di internet, visto che sulla rete tra siti, forum, chat e
socialnetwork si parla di tutto lo scibile, umano e non.
All'utilizzatore sembra tutto semplice: cerca qualcosa, lo scrive nell'apposito spazio sulla spoglia pagina di Google, e, come per magia, tutte le risposte gli vengono consegnate a portata di click.

Ma come facciano tutte quelle pagine e quei risultati ad entrare nel motore di ricerca, questo in pochi se lo chiedono; saperlo però è importante se si vuole pubblicare un sito.
Chi realizza una pagina web, spesso non si pone neppure il problema di come sarà trovato il suo sito; purtroppo questa tendenza porta solo svantaggi, sia al realizzatore del sito, che otterrà meno visite di quanto potrebbe o magari molte ma da persone non interessate, sia a tutti i navigatori che dovranno scremare dai risultati delle loro ricerche pagine che non hanno nessuna attinenza con ciò che è stato cercato.
Negli anni Google si è evoluto ed ora riesce, in alcuni casi, a posizionare tra i suoi risultati anche pagine 'non ottimizzate', quelle pagine cioè che non seguono le indicazioni delle linee guida suggerite dai motori, che se seguite faciliterebbero il lavoro di indicizzazione e ripagherebbero il proprietario del sito con una pioggia di visitatori altamente profilati, cioè effettivamente interessati al prodotto o servizio offerto.
Un'azienda, un piccolo commerciante, o chiunque basi la sua attività sul coinvolgimento di persone, non può lasciare al caso la possibilità di essere trovato sui motori di ricerca; anzi, questo concetto dovrebbe diventare un punto cardine dei suoi profitti.
Per questo motivo si sente sempre più spesso parlare delle figure SEO (Search Engine Optimization), che nascono proprio con lo scopo di aiutare i siti ad essere trovati sui motori di ricerca dalle persone effettivamente interessate al prodotto o al servizio presentato
nel sito.
Il posizionamento organico, o posizionamento naturale, di un sito è soggetto al cambiamento di molte variabili e solo poche di queste possono essere modificate a nostro piacimento, tutto il resto viene stabilito da arcani meccanismi propri dei motori di ricerca, da condizioni della rete, dai server che ospitano i siti, e via discorrendo.
Ciò che è concesso al SEO è di fare del suo meglio andando a operare proprio su quei fattori modificabili. Non esiste una formula magica che consenta a un sito di essere primo ogni volta che venga fatta una ricerca, ma una somma di fattori tra cui la scelta di buone parole chiave su cui costruire i contenuti, una struttura web leggera, l'uso appropriato dei linguaggi di programmazione, per non parlare della popolarità del sito che viene misurata dai motori in base al numero di link che puntano al suo indirizzo, che di solito è proporzionale alla qualità dei contenuti.
Il lavoro di posizionamento è un'operazione che richiede pazienza e dedizione, e se eseguita a livello professionale prevede almeno una minima competenza in diverse discipline per esempio grafica, programmazione,marketing, copy editing per dirne alcune.
Se il proverbiale detto 'meglio pochi ma buoni' ha la sua ragion d'essere, il SEO lo trasformerà in 'meglio TUTTI quelli buoni' adoperandosi proprio per incanalare verso il sito tutti gli utenti potenzialmente interessati ai suoi contenuti.

lunedì 8 dicembre 2008

Tutte le assistenze di google

Sebbene i podotti google siano aviluppati in modo chiaro e semplice, in modo che chiunque riesca a carpirne i funzionamenti e l'utilità, può capitare di trovarsi nell'impasse e aver bisogno di un chiarimento.
Sul canale google di youtube potete trovare un video che vi aiuta a trovare le pagine giuste per ogni tipo di assistenza relativo ad ogni prodotto google.

domenica 23 novembre 2008

Analisi seo collettiva nei Gruppi di google

Da qualche giorno ormai, all'interno dei gruppi "Google Assistenza Webmaster", è nata un'iniziativa interessante che consente a tutti di affrontare l'analisi di 3 siti scelti tra alcuni proposti dagli utenti.
I tre siti presi in esame sono i seguenti :

analisi seo: http:// www.ekimax.it
analisi seo: http://photographicaweb.it
analisi seo: http://www.lacasinadeltapo.it/

E' consigliato partecipare attivamente, quindi proponendo i propri punti di vista e le proprie perlessità riguardo alle tecniche eo utilizzare per "ottimizzare" i siti sopra citati.
Il parere da più punti di vista consente un'analisi più approfondita, un numero maggiore di informazioni alla portata di tutti per perfezionare le proprie tecniche seo.

la discussione aperta è la seguente:
Ed ora tocca a voi: suggerite un sito!

Google video tutoral - webmaster tool: le site maps

Google giunge al suo 3° appuntamento nel quale ci presenta la gestione delle site maps attraverso il pannello degli strumenti per i webmaster.
vengono esposti in modo semplice e chiaro i 3 metodi per caricare una site map e i motivi che rendono necessaria questa operazione, come per esempio, la presenza di ajax all'interno delle pagine web.

giovedì 13 novembre 2008

SEO - Piccola Guida Ufficiale di Google

Google mette a disposizione (gratuitamente) un piccola guida base che introduce alle tecniche per rendere un sito appetibile ai motori di ricerca.
Fonte più attendibile del motore di ricerca leader non esiste

DOCUMENTO: Search Engine Optimization Starter Guide

sabato 8 novembre 2008

che SEO sei?

SEO, uno qualsiasi?

Ci sono molti articoli su internet che avvertono gli utenti di fare una scelta ponderata riguardo al SEO che si occuperà di posizionare il loro sito.
Anche nella guida per webmaster di google ci sono una serie di consigli per poter scegliere a chi affiare il proprio sito web.
Tendenzialmente, almeno per quanto riguarda la mia esperienza e ricalcando tutti i consigli che si leggono su internet, ritengo che l'opera del SEO debba essere sempre chiara e trasparente verso il cliente, soprattutto quando il sito su cui va a lavorare richiede un massiccio lavoro di ristrutturazione.

Speso i seo offrono diversi "pacchetti" che rappresentano diversi livelli di ottimizzazione a seconda delle esigenze del cliente e della cifra pattuita.
Si va dall'ottimizzazione del layout (che prepara semplicemente il sito a un eventuale lavoro di posizinamento successivo), un'ottimizzazione degli url, a una vera e propria campagna seo con studio approfondito dei contenuti fino a campagne SEM (Search Engine Marketing) che prevedono un'ampio studio dei fattori di webmarketing.
Più il lavoro è vasto più è necessario un certo livello di organizzazione.

Un documento per organizzare il lavoro del SEO

Nel caso di un'ottimizzazione SEO/SEM approfondita, conviene stilare un documento che oltre a organizzare il lavoro del SEO, può essere consegnato al cliente a scadenze regolari, nel quale saranno riportate tutte le operazioni eseguite e i cambiamenti apportati nel corso del tempo.
Anche un report di statistiche che testimonierà il successo o il fallimento di determinate strategie è un documento che non dovrebbe mancare al cliente.
Questo conforta il cliente che può constatare che il SEO stà lavorano e non lo ha abbandonato dopo avergli spillato dei soldi.

Il cliente dice una cosa, il SEO un'altra

bisogna conciliare i punti di vista con buonsenso da entrambe le parti.
L'imprenditore che decide di buttarsi nel commercio online, si sarà già preparato una serie di testi, di immagini, tagline, slogan e quant'altro, convinto del loro graffiante fascino che ammalierà i navigatori.
Purtoppo non basta essere pungenti e brillanti per promuovere un prodotto online, e quando il seo tenterà di spiegare al suo cliente che buona parte dei contenuti del sito vanno rivisti, questi storcerà il naso, prima di tutto perchè ritiene di essere molto più informato del SEO nella vendita di quello specifico prodotto, in secondo luogo perchè ha passato magari delle ore per sfornare i contenuti.
Quindi il lavoro del seo, in questa fase, sarà quello di accompagnare il suo cliente verso una visione globale della campagna di posizionamento, esponendo i motivi che lo costringono a rivedere i contenuti, la struttura, etc... mai e poi mai dovrà rassicurare il cliente che non verrà toccato nulla di quello che è stato fatto.

I contenuti di un sito sono oggetto di un'approfondito studio, per questo se il proprietario di un sito ha intenzione di interpellare un seo, sarebbe opportuno che lo facesse in un periodo concomitante con un restyling del sito o addirittura in fase di progettazione, in modo da non dover fare 2 volte il lavoro di stesura dei contenuti.

lunedì 3 novembre 2008

i Crowler di google leggono le immagini

Un OCR per indicizzare e posizionare le immagini
Dopo i miglioramenti agli spider di google che permettono di indicizzare contenuti flash, ora il gigante di mountain view riesce a trovare testo indicizzabile anche nelle immagini e nei pdf.

Se fino a Ieri il testo contenuto nei file pdf era inaccessibile, e l'unico appiglio per i motori di ricerca era il suo nome , oggi tutti i pdf e le immagini vengono scandagliati con la tecnica OCR e possono essere trovati tra i risultati di google in posizioni coerenti con i contentui.

Alcuni esempi
repairing aluminum wiring
spin lock performance
Steady success in a volatile world

venerdì 31 ottobre 2008

Come rimuovere link obsoleti dall'indice di google

Hai apportato modifiche al sito e alcune pagine ora non esistono più
Eppure in google ci sono ancora molti link che portano su quelle pagine, con il risultato che ogni volta che qualcuno ci clicca ottiene una pagina di errore.
Se il sito è stato rifatto ma tratta ancora del medesimo argomento, sarebbe utile riuscire a mantenere le pagine indicizzate in google e magari ridirigere il traffico che raggiunge pagine non più esistenti sule pagine nuove.
Questo si può ottenere inserendo le pagine mancanti e al loro interno mettere un redirect alle nuove pagine, oppure se si stà usando apache con modulo mod rewrite e si ha accesso a questo file, apportare le giuste modifiche al file .htaccess.
Tuttavia in alcuni casi è necessario che le pagine indicizzate debbano essere rimosse dall'indice di google, e alora come si procede?


Web master tool per la rimozione dei link
La procedura da seguire per rimuovere link a pagine ormai non più presenti sul nostro sito dall'indice di google prevede l'utilizzo di webmaster tool di google.
Prima di tutto è necessario che la pagina che si intende rimuovere dall'indice di google non sia effettivamente più raggiungibile (dagli spider di google), e questo accade nel caso in cui sia stata rimossa dal sito, ma può succedere che si voglia rimuovere dagli indici di google una pagina che è ancora presente sul nostro sito. Per impedire al crowler di google di reindicizzare la pagina bisogna prendere delle precauzioni.

Impedire ai Crowler di accedere ai dai da rimuovere dall'indice con i Meta tag

Nelle pagine da rimuovere dall'indice scrivete il seguente metatag:

<meta name="robots" content="noindex">

Questo meta tag impedisce a tutti i motori di ricerca di indicizzare la pagina in cui è contenuto.
Se invece vogliamo che solo google venga respinto dalla pagina inseriamo:

<meta name="googlebot" content="noindex">


Impedire ai Crowler di accedere ai dai da rimuovere dall'indice con Il file robots.txt

Un altro sistema per bloccare i crowler dei motori di ricerca è quello di usare un file robots.txt da inserire nella root del sito.
La sintassi di questo file non è complessa e praticamente consente di scegliere quali cartelle o file non devono essere scansite dai cowler dei motori.
Un esempio di questo file può essere il seguente:

User-Agent: *
Disallow: /file_personali/

Praticamente in questo caso il crowler indicizzerà tutti i file e cartelle tranne il contenuto della cartella file_personali.


Eseguire la richiesta di rimozione

Una volta assicurati che i file da eliminare non sono più ispezionabili dai motori di ricerca possiamo rimuoverli andando nel webmaster tool di google cliccando su:

Strumenti -> rimozione url

Configurazione sito -> Accesso Crawler -> Rimuovi url

poi sul pulsante "+ nuova richiesta rimozione" ci verrà chiesto se vogliamo rimuovere solo un file, una cartella o l'intero sito. per rimuovere l'intero sito, il file robots.txt dovrà contenere le seguenti righe:

User-Agent: *
Disallow: /

Ora inoltrate la richiesta e nel giro di 2-3 giorni le pagine saranno rimosse dall'indice di google a patto che vengano rispettate le condizioni sopra citate. nel caso in cui la rimozione venga negata saranno esposti i motivi.

venerdì 24 ottobre 2008

Ajax e l'indicizzazione

Tra le tecniche di sviluppo web, negli ultimi tempi, con l'avvento del web 2.0, si è prepotentemente imposto l'utitlizzo di ajax (acronimo di Asynchronous JavaScript and XML), un'impasto di linguaggi che non sono affatto recenti, tutt'altro.
Con ajax sono spuntati tutta una serie di framework (prototype, jquery...) più o meno semplici, più o meno efficaci che permettono di agghindare una pagina web fino a dargli l'aspetto di una vera applicazione stand alone.
Fulcro di ajax è quello di consentire, detto molto semplicente, di caricare contenuti dinamicamente solo in determinate porzioni della pagina, senza quindi essere costretti a ricaricare l'intera pagina web ad ogni click del mouse.
Questa tecnica affascinate e funzionale cela in se la fastidiosa peculiarità di essere refrattaria ai motori di ricerca. già perchè il motore non riesce a seguire i link che mediante javascript mandano al sito l'input di aggiornare i contenuti delle varie sezioni.

Un po' come succedeva per i siti sviluppati in flash, qualche tempo fà, quando i motori non erano in grado di leggere il loro contenuto (pare che ora ci riescano... ?!) si ricorreva alla cara vecchia sitemap, un file xml che riporti al suo interno tutti i link che compongono il sito, anche ora questa tecnica si rivela efficace per indicizzare i siti sviluppati in ajax, a patto che si abbia avuto un' occhio di riguardo nel costruire l'intero sito, e consentire quindi, anche inserendo un url corredato delle giuste variabili di aprire i contenut desiderati.
In questo modo lo spider di google (e affini) riusciranno a raggiungere anche le pagine più recondite e fare incetta di contenuti.

domenica 12 ottobre 2008

Strumenti per i webmaster (pubblicazione del secondo video.)

Google ha pubblicato il secondo video relativo agli "strumenti per i web master".
Come potete vedere nel primo post pubblicato i video saranno 6 e serviranno per prendere una maggiore confidenza con il tool messo a disposione da google.

Buona visione a tutti!

martedì 7 ottobre 2008

Il mito della prima posizione

In genere, tutti coloro che si cimentano con le tecniche SEO si prefiggono come obbiettivo quello di giungere nella prima posizione per una determinata parola chiave.
Hanno letto di tutto, sfogliato forum, appreso tecniche, e ora sono in possesso del "segreto" per cui riusciranno a raggiungere la vetta delle classifiche per la parola chiave che hanno scelto.
Sicuramente faranno un buon lavoro tecnico, sicuramente il sito sarà (sovra)ottimizzato per garantirgli quel risultato, ma siamo sicuri che questo porterà beneficio all'operazione di marketing nel quadro completo della situazione? No.
No, per il semplice motivo che ora il sito è visitato praticmante "solo" dalle persone che cercano risultati per QUELLA parola chiave. ma non è detto che siano le sole persone interessate al prodotto offerto dal sito. I potenziali clienti sono stati decimati da una scelta "supertecnica" del sedicente ottimizzatore.
Il consiglio che posso dare, è quello di cercare di posizionare il sito all'interno della prima pagina dei motori di ricerca. Ogni pagina del vostro sito (come è già stato ripetuto più volte) deve essere l'approfondimento di un determinato argomento e i contenuti di ogni determinato argomento devono essere costruiti intorno a una collezione di parole chiave (i sononimi sono importanti anche se ormai i vocabolari della gente si sono assotigliati). In questo modo riuscirete a inserire pagine diverse del vostro sito all'interno della prima pagina (dalla posizione 1 alla 10 di default) di Google e complessivamente il sito avrà una visibilità molto maggiore di un sito che compare in prima posizione solo per una parola chiave.

martedì 30 settembre 2008

Come controllare i tag nei siti dinamici

Utilizzare wysiwyg


Nello sviluppo dei Content management system (CMS) , che verranno utilizzati per inserire i contenuti del sito è bene mettere a disposizione qualche strumento che consenta all'amministratore di arricchire i contenuti con i <tag> corretti (e su questo dovrebbero essere istruiti tutti gli utenti che andranno ad amministrare il sito).
Infatti per l'inserimento dei testi, mettere a disposizione una semplice textarea, non consentirebbe un inserimento immediato dei tag come heading tag (<h1></h1><h2></h2>....) per identificare i titoli delle pagine e tutti i suoi paragrafi oppure i tag <b> <i> o <strong> che sottolineano l'importanza di alcune parti di testo, che guardacaso potrebbero contenere delle parole chiave.
A questo scopo, proprio per aiutare gli amministratori, esistono delle interfacce che vanno a sostituire le normali textarea e che prendono il nome di wysiwyg (What You See Is What You Get) ossia "quello che vedi è quello che ottieni".
In questo modo chi inserisce i contenuti deve solo selezionare la porzione di testo da evidenziare e poi cliccare sull'effetto che vuole (grassetto, sottolineatura, italic proprio come in un normale elaboratore di testi).

Come configurare il nostro wysiwyg


Con l'utilizzo dei wysiwyg si ottiene così la possibilità di corredare il testo degli attributi che gli servono per migliorare il posizionamento a patto che venga usato con cognizione. E' bene che il wysiwyg venga configurato con poche opzioni, quindi non la possibilità di inserire tabelle (si perderebbe la siluette di un sito table less!), non l'inserimento delle immagini ( meglio un'amministrazione ad oc) e senza la possibilità di cambiare dimensione del font (un amministratore spregiudicato potrebbe trasformare un pagina in un mosaico di parole di diverse dimensioni e questo non è molto elegante).
Io consiglio una configurazione minimale con solo i tag per grassetto, italic e sottolineatura: danno valore aggiunto e limitano la libertà d'espressione di animi troppo artistici... e poi sono sempre meglio di una normale textarea.

voci correlate WIKIPEDIA:
wysiwyg

Per trovare alcuni wysiwyg potete andare su AjaxRain e cercare proprio wysiwyg

oppure potete provare FckEditor

venerdì 26 settembre 2008

AdWords per scovare le parole chiave

Identificare le parole chiave in base alle quali ottimizzare i testi del sito non è sempre facile, a volte per una determinata parola chiave c'è troppa concorrenza per pensare di poter scavalcare tutte le posizioni e piazzarsi alla vetta dei risultati.
Google mette a disposizione un tool, AdWords KeywordTool, che consente di ricercare le parole chiave più adatte alle nostre esigenze.
Un uso combinato di questo tool e le SERP di Google ci permette di scartare parole per cui la concorrenza è troppo spietata, oppure parole che pur mettendoci in prima posizione non porterebbero visite in quanto non ricercate.
Bisogna trovare un equilibrio e ottimizzare i contenuti per parole che siano si molto ricercate, ma che non diano un numero di risultati così vasto da soffocare il nostro sito.

Inoltre il tool consente di ricercare parole chiave inerenti al sito facendo proprio una scansione dei contenuti delle varie pagine del sito

mercoledì 24 settembre 2008

Ottimizzare il tag Description su Blogger

Ritorniamo a parlare di come si può aiutare l'indicizzazione di un blog pubblicato su questa piattaforma (Blogger) utilizzando semplici tecniche seo che di default su Blogger vengono omesse.
Il meta tag Description, per esempio, è sicuramente un "dettaglio" di una certa rilevanza.

Apparte aiutare i motori di ricerca nel loro lavoro di indicizzazione, spesso viene proposto come breve descrizione proprio nei risultati di google, e l'occhio rapido dell'utente alla ricerca di ciò che gli interessa può sicuramente venire colpito da una descrizione tagliente e sintetica.

Purtoppo su blogger, viene proposta come description di ogni post sempre la stessa, inserita al momento dell'apertura del blog. Come fare all'ora a cambiare il contenuto della description per ogni pagina dei post?

Diciamo subito che è un lavoro che va a intaccare il codice html del layout della piattaforma, per ogni pagina a cui vogliamo aggiungere la description.
Quindi si procede come per la modifica del tag title , già esposta in questo blog.

1) Dalla bacheca di blogger cliccare su link "layout" del blog da modificare.
2) Dal menù in alto selezionare "modifica html"
3) Fai una copia del layout per sicurezza e mettila in un file locale.
4) All'interno del codice cerca la stringa :

<b:include data="blog" name="all-head-content" />

e subito dopo inserisci questo frammento di codice:

<b:if cond='data:blog.url == "http://sito.blogspot.com/pagina.html"'> <meta content='DESCRIPTION' name='description'/> </b:if>

Dove:
http://sito.blogspot.com/pagina.html sarà l'indirizzo esatto che punta alla pagina del post a cui volete aggiungere un meta tag description peronalizzato.

TXTDESCRIPTION sarà il testo della descrizione per quel post

Andranno aggiunti tanti blocchi di codice quante saranno le pagine a cui si vuole dare una description personalizzata.


vai all'articolo originale

giovedì 18 settembre 2008

L'importanza dell'url rewriting

Come era stato già accennato, i motori di ricerca preferiscono indicizzare pagine il cui Url sia chiaro ed esplicativo.
Nel caso di siti dinamici (quei siti in cui il cliente tramite un interfaccia di amministrazione inserisce autonomamente i contenuti per intenderci) le Url delle pagine, solitamente, compaiono simili a questo:

http://www.sito.com/notizie.php?id=69

Una tecnica di url rewriting come può essere il modulo mod_rewrite di apache consente di visualizzare la stessa pagina inserendo l'Url nel seguente modo:

http://www.sito.com/notizie/69.html

infatti mediante una regular expression inserita nel file .htaccess come questa :

RewriteRule ^notizie/([^/]+).html notizie.php?id=$1 [L]

apache leggerà tutte le url che gli vengono passate e se troverà , nell'indirizzo, una stringa che inizia per notizie, prenderà ciò che viene dopo lo slash come una variabile chiamandola $1 passandola automaticamente al vero indirizzo alla variavile "d": notizie.php?id=$1


Questa scrittura facilita l'indicizzazione nei motori di ricerca, ma per renderla più efficace e aiutare oltre all'indicizzazione anche il posizionamento conviene sfruttare l'informazione che identifica quella notizia, o quel prodotto come il titolo o il nome del prodotto.

Per avere massima libertà di gestire le variabili dell'url e per non doversi scontrare troppo con le regular expression (che un pò ostiche lo sono), si può pensare di delegare la gestione delle variabili al php creando un file apposta, e inserendo nel file .htaccess delle regole generiche che trasformano qualunque parametro in una variabile (fino a una certo numero);


Per esempio nel file htaccess si potrebbe inserire :

RewriteEngine On
RewriteRule ^([^/]+)/([^/]+)/([^/]+)/*.html$ variabili.php?var0=$1&var1=$2&var2=$3
RewriteRule ^([^/]+)/([^/]+)/*.html$ variabili.php?var0=$1&var1=$2
RewriteRule ^([^/]+)/$ variabili.php?var0=$1 [L]

e poi creare un file variabili.php che si occupi di fare qualunque cosa in base alle variabili che gli arrivano.

per esempio il seguente Url:
http://www.sito.com/notizie/tragico-incidente.html
restituirebbe le seguenti variabili:
 
$var0 = notizie
$var1 = tragico-incidente


a questo punto possiamo decidere di costruire il file variabili.php in modo che quando var0 è uguale a "notizie" faremo un include della pagina notizie.php alla quale verrà passata la variabile $var1 che servirà per determinare, mediante una query sui titoli delle notizie, la notizia da visualizzare.

In questo modo abbiamo un Url che oltre ad essere leggibile e chiaro, contiene un'informazione che aiuterà nell'indicizzazione.

Uso degli Heading Tag

Gli Heading tag! ovvero quelli che nel linguaggio HTML compaiono come <h1></h1>, <h2></h2>, <h3></h3>... etc.etc
Ce ne sono 6 e usati con dovizia danno un aiuto in più ai motori di ricerca per localizzare titoli , paragrafi o occhielli che magari contengono la parola giusta nel posto giusto.
Infatti spesso ci si dimentica di usarli , magari perche formattano il testo in modo così disomogeneo dal resto del font, ma questo è un problema che si può risolvere con un buon foglio di stile.

Il più importante, quello che viene prima di tutti è <h1> che indicherà l'argomento generale della pagina, non conviene farcire questo tag con una valanga di testo per convincere google che è tutto importante, anzi probabilmente un'azione del genere penalizzerà il sito nell'ambito dell'indicizzazione, Piuttosto conviene centellinare le parole scegliendole accuratamente, l'importante è che il testo della pagina sia pertinenete al titolo contenuto negli Heading tag.

Quindi, meglio suddividere il testo in paragrafi ognuno con il suo <Hn> e comunque usandoli sempre con parsimonia e evitando di duplicare il tag <h1> all'interno di una pagina (è giusto che ogni pagina abbia UN argomento generale.
Se si avverte la necessità di usare 2 <h1> probabilmente si deve creare una seconda pagina )

mercoledì 17 settembre 2008

Contesa sui motori di ricerca

Ormai non si fa altro che parlare di social network, ed è stato il boom di facebook, ma myspace dove lo mettiamo? avete provato a fare una comparazione tra le due parole chiave su google trend? ecco il risultato!

Facebook stà surclassando myspace probabilmente, grazie al grande eco della stampa , articoli su riviste, servizi televisivi.

Nuove tendenze nelle ricerche degli utenti

Secondo "experian" in Gran Betagna, il metodo delle ricerche effettuate dagli utenti sui motori di ricerca stà subendo, anzi, ha subito una sostanziale modifica negli ultimi tempi.
Infatti, dalle ricerche sono scomparsi termini generici per lasciare spazio ai brand, nomi delle società o nomi dei prodotti.
Questa tendenza apre nuove strade, e ne ne chiude di vecchie a chi si occupa di marketing on line, dovendo ricalibrare contenuti e keyword density seguendo l'andamento della "domanda" sui motori di ricerca.

fonte : www.datamanager.it



Il tag TITLE in Blogger

Alla luce di quello che abbiamo scoperto sul tag Title, e cioè che le parole più rilevanti devono essere le prime a comparire, possiamo apportare delle modifiche anche ai blog pobblicati su blogger.
Infatti nel layout di default, Blogger, inserisce come prima frase sempre il titolo del blog, e poi il titolo del post, ma la rilevanza maggiore ai fini del posizionamento è dato proprio dal titolo del post.
Quindi come fare per eliminare il titolo del blog dalle pagine dei post? e mantenerlo solo nella home page del blog?

Basta eseguire una semplice modifica al layout del blog.

Quindi:
1) Dalla bacheca di blogger cliccare su link "layout" del blog da modificare.
2) Dal menù in alto selezionare "modifica html"
3) Fai una copia del layout per sicurezza e mettila in un file locale.
4) All'interno del codice cerca la stringa :

<title><data:blog.pagetitle/></title>

5) Eliminala e sostituiscila con il seguente codice:


<b:if cond='data:blog.pageType == "item"'>
<title><data:blog.pageName/></title>
<b:else/>
<title><data:blog.pageTitle/></title>
</b:if>


6) Salva il modello e vai a controllare il tuo blog.

martedì 16 settembre 2008

Strumenti per i web master

E' di oggi la notizia di google blog italia, dove viene spiegato che saranno pubblicati sul canale "google italia channel" di Youtube alcuni video che aiutano nella comprensione dell'utilizzo degli strumenti per web master messi a disposizione da google gratuitamente.
Web master tools sono un insieme di utility volte ad aiutare l'utente a rendere un sito compatibile con google. Seguendo i suggerimenti, i crowler di google troveranno il sito più appetibile e quindi più facilmente indicizzabile.

ecco l'elenco dei video che saranno pubblicati in futuro

Strumenti per webmaster 1: Come cominciare, registrarsi e verificare il proprio sito
Strumenti per webmaster 2: Gestione delle opzioni di scansione ed indicizzazione
Strumenti per webmaster 3: Creazione e caricamento di una sitemap
Strumenti per webmaster 4: Come rimuovere contenuti ed evitare che Google li indicizzi
Strumenti per webmaster 5: Diagnostica, statistiche e link
Strumenti per webmaster 6: La comunicazione tra Google e i webmaster

giovedì 11 settembre 2008

il tag dedicato alle keyWord

Il tag <meta name="keywords" content="> Dedicato all'inserimento delle parole chiave inerenti alla pagina, non è più così importante come un tempo.
Infatti un utilizzo troppo intenso di questo tag può penalizzare fortemente il posizionamento del sito.
Qualcuno suggerisce di non utilizzarlo affatto , altri dicono il contrario.
Il mio parere è che un utilizzo corretto del tag non può nuocere alla posizione del sito, quindi consiglio di includere 4 o 5 parole chiave separate da virgola.

l'opinione di "www.onemarketing.it"

sabato 6 settembre 2008

Il Tag TITLE

Avete le idee chiare sul prodotto/servizio offerto, avete individuato le parole chiave su cui focalizzare i vostri sforzi, ora non resta che andare a operare sul sito per renderlo appetibile ai motori di ricerca.

cominciamo dall'inizio... il TITOLO della pagina determinato dal tag TITLE è uno dei punti cardine su cui si basano gli spider dei motori di ricerca.

Questo non significa ingolfare il "title" con tutte le keywords, visto che il title non può superare una certa lunghezza (meno di 70 caratteri), quindi è sconsigliato utilizzate il metodo "lista della spesa" e ripetere le parole chiave (tecnica chiamata keyword stuffing, che viene considerata SPAM).
Si consiglia di inserire solo la parola-chiave principale che caratterizza quella pagina in un contesto descrittivo (Es.: “Vendita orologi online a prezzi di fabbrica”).
Anche la posizione della parola chiave all'interno del Title ha una certa rilevanza, quindi più la parola chiave è a sinistra più è rilevante.

lunedì 21 luglio 2008

Le keywords o parole chiave

Proprio intorno alle famose parole chiave gira il tutto: trovare le parole chiave idonee è fondamentale. Parole che un'ipotetico utente potrebbe inserire nel motore di ricerca per trovare proprio il servizio che offre il nostro sito.
Ci sono situazioni in cui la parola chiave gioca un ruolo cruciale, per esempio nel caso particolare di un'azienda che produce "macchine per l'identificazione del materiale aziendale", i contenuti del suo sito sono tutti incentrati su questo tema: "L'IDENTIFICAZIONE DEL MATERIALE", ma quante persone, sedute davanti al computer scriveranno "identificatori aziendali" per trovare una stampante che in fin dei conti produce etichette da appiccicare sui vari prodotti??, magari stanno scrivendo "etichettatrici portatili", ma il sito dell'azienda pur producendole... non compare mai.

Anche qui si tratta di marketing, si vuole attirare SOLO utenza che conosce termini strettamente tecnici o ci si vuole rivolgere a tutti coloro che vogliono quel servizio pur non sapendo esattamente come si chiama?


Magari l'esempio non era calzante, ma serviva solo per far capire che spesso la gente usa parole familiari per cercare qualcosa che invece ha un suo nome preciso e poco conosciuto, e se lo scopo è quello di vedere il prodotto, non vedo perché si debbano discriminare coloro che ignorano il nome del prodotto.
Quindi è importante, farcire i contenuti del sito di parole alla portata di tutti, senza perdere però quell'aspetto professionale che identifica l'azienda.
Le parole chiave sono proprio quelle parole che avvicinano l'utenza al prodotto, e il nostro sito deve "parlare" la lingua delle persone da cui vogliamo essere trovati, e bravò sarà colui che riuscirà a trovare l'equilibrio tra esposizione tecnica e contenuti semplici.

Anche in questo caso google e altri motori di ricerca ci vengono in aiuto mettendoci a disposizione tool come il "KeywordTool" che ci consente di trovare, partendo da un contenuto, da un sito o da una parola chiave, altre keywords inerenti complete di dati che ci indicano il volume di ricerca, e la concorrenza, etc,etc. ogni parola proposta va ovviamente valutata.

continua...

Primi passi - monitoraggio di partenza

Ora che avete le idee chiare sul prodotto o servizio che il sito in questione ha intenzione di vendere o offrire, si tratta di controllare la sua attuale situazione riguardo al suo posizionamento.
In questo modo sappiamo da dove partiamo e potremo confrontare questa situazione durante il trascorrere del tempo con i risultati che otterremo con il lavoro che svolgeremo.

Certo, perchè posizionare un sito non è una cosa che si fà da un giorno all'atro, è un lavoro lungo e ci vuole molta pazienza, il continuo confronto con dati precedenti ci aiuterà a aggiustare il tiro o recuperare posizioni per determinate parole che inizialmente non avevamo considerato.

Per un monitoraggio assiduo, il prodotto che ci può venire in aiuto è sicuramente l'accoppiata "Strumenti per i webmaster" + "Google Analytics", qui troviamo tutto il necessario per un monitoraggio di base, e non solo... statistiche di accesso, fonti di accesso, la lista delle parole chiave che hanno portato visitatori sulle nostre pagine e molto altro.

Continua...

mercoledì 16 luglio 2008

Da dove cominciare

Quando si parla di posizionamento nei motori di ricerca ci si inoltra in un terreno accidentato, ricco di opinioni discordanti e pochi elementi certi su cui costruire un solido e inequivocabile lavoro che porterà il sito su cui vogliamo lavorare al vertice dei risultati dei motori di ricerca.
Certo però, che ci sono dei punti fermi su cui non si discute e qui ve li esporrò nel corso dei post.

Come risulta chiaro fin dai primi approcci a questo mondo, il meccanismi del posizionamento non necessitano di un lavoro prettamente "tecnico" , non servono programmatori o web designer. il 90% delle operazioni da fare necessitano più di un approccio "pubblicitario", fatto di ricerche e statistiche e confronti.

Non a caso il lavoro per posizionare un sito inizia da un'attenta lettura del sito stesso che ci consentirà di comprendere diverse cose, a partire dalla nicchia di mercato in cui si posiziona (mercato non è inteso in senso strettamente commerciale ovviamente), se offre un prodotto o un servizio a una specifica fascia della popolazione: anziani, giovani, uomini o donne, omosessuali, padroni di animali, accaniti lettori, cinefili.... e via dicendo (il mondo è molto variegato :)).
La lettura del sito ci consentirà di capire anche se chi ha redatto i testi lo ha fatto con cognizione di causa, o magari si è perso in descrizioni di contorno senza mai andare al nocciolo della questione.
Per esempio esistono casi in cui un sito che ha la pretesa di vendere abbigliamento, non riporti mai all'interno dei contenuti frasi come "vendita di abbigliamento" lasciando il compito di dedurlo all'utente grazie a un'ipotetica vetrina dei prodotti; ovviamente una persona comprende al volo di cosa tratta il sito... ma il motore di ricerca su cosa si basa per comprenderlo se ci sono solo immagini , prezzi e prodotti il cui nome è spesso troppo fantasioso anche per noi??

quindi per iniziare un lavoro di posizionamento sui motori di ricerca dobbiamo aver ben chiare un paio di cose:

  • Qual'è il mercato in cui si inserisce il prodotto o servizio offerto dal sito
  • A quale fascia di utenza è rivolto il prodotto o servizio
  • Quanta concorrenza c'è sui motori di ricerca rispetto al prodotto o servizio che viene presentato

Una volta appurate queste 3 cose possiamo costruire un percorso di lavoro volto a migliorare la visibilità del sito sui motori di ricerca.

Continua...