venerdì 24 ottobre 2008

Ajax e l'indicizzazione

Tra le tecniche di sviluppo web, negli ultimi tempi, con l'avvento del web 2.0, si è prepotentemente imposto l'utitlizzo di ajax (acronimo di Asynchronous JavaScript and XML), un'impasto di linguaggi che non sono affatto recenti, tutt'altro.
Con ajax sono spuntati tutta una serie di framework (prototype, jquery...) più o meno semplici, più o meno efficaci che permettono di agghindare una pagina web fino a dargli l'aspetto di una vera applicazione stand alone.
Fulcro di ajax è quello di consentire, detto molto semplicente, di caricare contenuti dinamicamente solo in determinate porzioni della pagina, senza quindi essere costretti a ricaricare l'intera pagina web ad ogni click del mouse.
Questa tecnica affascinate e funzionale cela in se la fastidiosa peculiarità di essere refrattaria ai motori di ricerca. già perchè il motore non riesce a seguire i link che mediante javascript mandano al sito l'input di aggiornare i contenuti delle varie sezioni.

Un po' come succedeva per i siti sviluppati in flash, qualche tempo fà, quando i motori non erano in grado di leggere il loro contenuto (pare che ora ci riescano... ?!) si ricorreva alla cara vecchia sitemap, un file xml che riporti al suo interno tutti i link che compongono il sito, anche ora questa tecnica si rivela efficace per indicizzare i siti sviluppati in ajax, a patto che si abbia avuto un' occhio di riguardo nel costruire l'intero sito, e consentire quindi, anche inserendo un url corredato delle giuste variabili di aprire i contenut desiderati.
In questo modo lo spider di google (e affini) riusciranno a raggiungere anche le pagine più recondite e fare incetta di contenuti.

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