giovedì 18 dicembre 2008

Non Giocare a nascondino con google [Articolo]

Una volta esistevano i motori di ricerca, poi è nato Google,parola dalla semantica enigmatica
ormai sinonimo di ricerca nel web. “Se ti serve qualcosa lo trovi su Google”: una cosa qualsiasi, non necessariamente legata al mondo di internet, visto che sulla rete tra siti, forum, chat e
socialnetwork si parla di tutto lo scibile, umano e non.
All'utilizzatore sembra tutto semplice: cerca qualcosa, lo scrive nell'apposito spazio sulla spoglia pagina di Google, e, come per magia, tutte le risposte gli vengono consegnate a portata di click.

Ma come facciano tutte quelle pagine e quei risultati ad entrare nel motore di ricerca, questo in pochi se lo chiedono; saperlo però è importante se si vuole pubblicare un sito.
Chi realizza una pagina web, spesso non si pone neppure il problema di come sarà trovato il suo sito; purtroppo questa tendenza porta solo svantaggi, sia al realizzatore del sito, che otterrà meno visite di quanto potrebbe o magari molte ma da persone non interessate, sia a tutti i navigatori che dovranno scremare dai risultati delle loro ricerche pagine che non hanno nessuna attinenza con ciò che è stato cercato.
Negli anni Google si è evoluto ed ora riesce, in alcuni casi, a posizionare tra i suoi risultati anche pagine 'non ottimizzate', quelle pagine cioè che non seguono le indicazioni delle linee guida suggerite dai motori, che se seguite faciliterebbero il lavoro di indicizzazione e ripagherebbero il proprietario del sito con una pioggia di visitatori altamente profilati, cioè effettivamente interessati al prodotto o servizio offerto.
Un'azienda, un piccolo commerciante, o chiunque basi la sua attività sul coinvolgimento di persone, non può lasciare al caso la possibilità di essere trovato sui motori di ricerca; anzi, questo concetto dovrebbe diventare un punto cardine dei suoi profitti.
Per questo motivo si sente sempre più spesso parlare delle figure SEO (Search Engine Optimization), che nascono proprio con lo scopo di aiutare i siti ad essere trovati sui motori di ricerca dalle persone effettivamente interessate al prodotto o al servizio presentato
nel sito.
Il posizionamento organico, o posizionamento naturale, di un sito è soggetto al cambiamento di molte variabili e solo poche di queste possono essere modificate a nostro piacimento, tutto il resto viene stabilito da arcani meccanismi propri dei motori di ricerca, da condizioni della rete, dai server che ospitano i siti, e via discorrendo.
Ciò che è concesso al SEO è di fare del suo meglio andando a operare proprio su quei fattori modificabili. Non esiste una formula magica che consenta a un sito di essere primo ogni volta che venga fatta una ricerca, ma una somma di fattori tra cui la scelta di buone parole chiave su cui costruire i contenuti, una struttura web leggera, l'uso appropriato dei linguaggi di programmazione, per non parlare della popolarità del sito che viene misurata dai motori in base al numero di link che puntano al suo indirizzo, che di solito è proporzionale alla qualità dei contenuti.
Il lavoro di posizionamento è un'operazione che richiede pazienza e dedizione, e se eseguita a livello professionale prevede almeno una minima competenza in diverse discipline per esempio grafica, programmazione,marketing, copy editing per dirne alcune.
Se il proverbiale detto 'meglio pochi ma buoni' ha la sua ragion d'essere, il SEO lo trasformerà in 'meglio TUTTI quelli buoni' adoperandosi proprio per incanalare verso il sito tutti gli utenti potenzialmente interessati ai suoi contenuti.

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